Romano Bellini ci racconta la Collezione Riva d’epoca

Una collezione privata di Riva d’epoca davvero unica e un dipartimento di restauro da lasciare senza fiato. Scopri la Collezione privata di Romano Bellini a Corte Franca (BS), la Collezione Riva più completa al mondo. Tutti i modelli Riva vintage sono esposti per essere ammirati, a partire dal primissimo Riva Racer del 1929.

Per raccontarcela e scoprire aneddoti e curiosità sulla nascita della Collezione e su alcuni modelli che la completano, abbiamo deciso di intervistare Romano Bellini, fondatore della stessa.

  • Come è nata la passione dei Riva d’epoca?

“Ho imparato a coltivare la mia grande passione per i Riva d’epoca fin da quando ero solo un ragazzino. Tutto iniziò con mio padre, il quale costruiva barche in legno e mi trasmise questa grande passione.

Poi purtroppo mio padre venne a mancare in giovane età pertanto, non costruendo più le barche in legno, decisi di acquistare alcuni Riva d’epoca proprio per il piacere di possederli.

Fu così che la mia collezione iniziò proprio nel 1980 con il mio primo acquisto, ovvero Riva Sebino.”

  • Perché la sua collezione iniziò proprio con il modello Riva Sebino?

“In realtà si era presentata l’occasione di quel modello, Riva Sebino, dunque colsi al volo l’opportunità e tra due esemplari con differente tappezzeria, scelsi quello che aveva gli interni di un colore accentuato, il colore giallo, uno tra i miei colori preferiti. L’altro modello aveva gli interni originali a quadretti sui toni del grigio.

Inizialmente questo Riva apparteneva ad uno storico cliente di Bellini Nautica, era di un signore anziano che non lo usava più e dunque decise di vendermelo. Mi ricordo ancora…lo avevo pagato 200.000 lire con rate di 10.000 lire al mese!

Avevo solo 16 anni quando feci questo acquisto. Ero molto contento perché era una barca che conoscevo bene in quanto la abbiamo avuta per diversi anni in rimessaggio presso il cantiere di Bellini Nautica quando ancora c’era mio padre.”

 

  • Ha intenzione di ampliare la sua collezione? Se sì, ha preferenze riguardo particolari modelli?

“Si. La collezione è sempre in espansione.

Oggi siamo alla ricerca di barche molto particolari, non banali.

Vorrei specificare che nessun Riva d’epoca è mai banale, in quanto ogni Riva d’epoca ha la sua storia da raccontare nonostante questo non è facile trovare al giorno d’oggi Riva d’epoca distintivi.

Una cosa che mi diverte e piace molto è cercare modelli che hanno un numero di serie palindromo. Infatti ad oggi nella Collezione sono presenti diversi esemplari come il Riva Super Ariston 1001 o il Riva Aquarama 101.

Non appena si presentano occasioni si valuta se aggiungere nuovi modelli alla collezione, ma soprattutto si cerca di acquistare pezzi unici e molto peculiari.”

  • Il modello a cui più sei legato affettivamente?

“Non vorrei ripetermi ma sicuramente il Riva Sebino perché è stata la mia prima barca, quella grazie alla quale è nata l’intera collezione che oggi potete visitare.

Successivamente il modello Riva Ariston 105, la seconda barca che ho acquistato, un po’ la stessa storia e trama del modello Riva Sebino.

Riva Ariston 105 è stata in rimessaggio per tanti anni nel cantiere di Bellini Nautica, anche qui il proprietario molto anziano mi disse di cercare di metterla in vendita, io gli dissi che volevo comprarla, mi aiutò e mi venne incontro con i pagamenti.
Questo Riva Ariston fu davvero il mio grande acquisto dopo Riva Sebino.”

  • Come è nata l’idea di dare la possibilità al pubblico di poter ammirare questa incredibile collezione? Da quanto tempo esiste la collezione?

“Inizialmente io avevo diversi modelli di Riva d’epoca sparsi qua e là, li custodivo con l’idea che mi piaceva possederli, solo per me.

Sette anni fa circa quando mio figlio Battista entrò in azienda mi propose di esporre tutti questi modelli. Fu così che nacque l’idea e la realizzazione di una collezione disponibile al pubblico, una collezione che potesse essere ammirata dagli appassionati del mondo di Riva e non solo.

Devo dire che è stata un’idea interessante, tutt’ora vedo che la gente è molto entusiasta e gradisce scoprire e saperne di più, grazie alla visita guidata alla collezione.

Sono molto felice di vedere persone che condividono la mia stessa passione.”

  • Perché consiglierebbe ad un amante dei Riva d’epoca di visitare la sua collezione?

“Innanzitutto perché ci sono dei modelli veramente particolari e unici al mondo, come Riva Aquarama Lamborghini e il modello Riva Lancetta.
Sono poche le collezioni così complete, anzi non ce ne sono.
E qui il mio consiglio è di vederla perché il visitatore non solo avrà il piacere di visitare il museo bensì potrà ammirare le fasi di restauro, a mio parere molto affascinanti per chi è appassionato.
Si possono vedere gli artigiani lavorare con la pialla e lo scalpello.

Inoltre ciascun modello nella collezione ha una sua storia e spesso da me vengono raccontati anche degli aneddoti su ognuna di queste barche, è un mondo tutto da scoprire!”

  • Quale è la fase lavorativa più interessante in un restauro?

“Secondo me la parte più interessante è la parte di falegnameria.
È la più affascinante perché ogni barca è un capitolo a sé, ognuna ha la sua storia e le sue problematiche.
In questa fase si richiede uno studio minuzioso di legname, di venature e di tante altre cose.

Devo ammettere che è molto bella anche la fase di verniciatura in quanto si può ammirare il progressivo lavoro dopo numerose mani di vernice, circa una trentina, fino ad arrivare al risultato finale del restauro completo in cui si vede lo splendore e la lucentezza della barca.”

  • La parte di restauro quanto dura mediamente?

“Da circa 9 mesi ad un anno.”

  • Cosa è che dà più soddisfazione nella fase di restauro?

“Dà soddisfazione vedere la barca trasformarsi da una pessima condizione al suo splendore originale.

Dopo un anno di lavori la nostra missione è far uscire la barca dal cantiere con il vecchio splendore che aveva quando è nata.

Cerchiamo di avvicinarci il più possibile all’originale perfezione.”

  • Secondo il suo parere, il modello più prezioso all’interno della collezione quale è?

“Il modello della collezione che mi ha dato più soddisfazione nella fase del restauro è Riva Lancetta del 1951, in quanto questo modello è costruito con il sistema ”Klinker”, ovvero tavole in mogano sovrapposte e chiodi in rame a vista ribattuti.
Qui è stato eseguito un restauro importante di tipo conservativo tenendo buona ancora tutta la sua coperta originale, è stato un restauro impegnativo e oltre al sacrificio e impegno, mi ha dato soddisfazione il risultato finale ottenuto.”

Speriamo che questa intervista abbia risposto ad alcuni dubbi o curiosità, che chi ci conosce e ha già visitato la Collezione, si è posto, e allo stesso modo ci auguriamo di aver suscitato interesse e passione in chi ancora non è venuto a trovarci!

Vuoi visitare la Collezione Riva d’epoca di Romano Bellini? Contattaci!

 

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