La nascita dei motori Riva Crusader

Durante l’attività del Cantiere furono installati pressoché tutti i modelli dei migliori motori marini prodotti sul mercato mondiale. Il cuore del motore di quasi tutti  i propulsori U.S.A. -come più volte evidenziato- offriva un alto livello di sicurezza e durata, non altrettanto valida, però, risultava la sua marinizzazione.

Sui moti standard americani si riscontravano infatti vari e gravi inconvenienti, tali da creare grossi fastidi all’ esigente clientela. Si ritenne perciò doveroso studiare a fondo la realizzazione di un motore che, basato sui collaudatissimi e sicuri monoblocchi prodotti in grande serie dalla General Motors, corrispondesse, per le parti impiegate nella conversione all’uso marino, ai dettami di una tecnica più avanzata e, soprattutto, sfruttasse l’esperienza di un Cantiere esigente. 

Trovare l’uomo giusto divenne pertanto un imperativo per Carlo, ma l’impresa non fu facile. L’occasione propizia gli si presentò durante uno dei suoi numerosi viaggi negli States. Ebbe infatti la fortuna di incontrare Mr.Calvin Connell, un grande esperto di motori, già costruttore dei noti Crusader Marine Engines.

Lo accomunava a Carlo lo stesso feeling con il mare e soprattutto la grande passione per l’ingegneria meccanica che lo spingeva a ideare e creare nuovi congegni per la nautica da diporto.

Connell accettò con entusiasmo di mettersi a disposizione di Carlo per soddisfare le sue richieste non comuni di costruire un motore con determinate caratteristiche.

Fu così’ che venne a Sarnico per rendersi conto di persona di quali fossero le particolari esigenze del Cantiere Riva.

Non fu facile convincere questo tecnico americano a valutare le ambiziose richieste dei tecnici Riva.

Pertanto Carlo preparò dei disegni e fece produrre pezzi campione al suo collaudatore in modo tale che Connell potesse riprodurli identici.

Connell tornò in America e nel giro di un paio di mesi inviò per via aerea il prototipo che venne sottoposto a severi test e dopo circa una cinquantina di modifiche si arrivò al perfezionamento del motore. Nel 1966 Carlo poté finalmente stipulare un contratto di produzione esclusiva di motori che portavano il marchio “Riva”.

Pregi e caratteristiche di motori Riva

– Collettori di scarico in rame, leggeri e di lunghissima durata, di produzione artigianale italiana

– Supporti anteriori e posteriori in lega di bronzo ad alta resistenza, con livellatori in nylon, regolabili ed indipendenti, per un più facile e perfetto allineamento del motore

– Sistema termostatico di assoluta sicurezza per la regolazioni della temperatura dell’acqua di raffreddamento

– Pompa speciale per la ricircolazione dell’acqua temperata, indipendente dalla pompa principale che aspira l’acqua di mare

– Invertitore Warner, con speciale raffreddatore olio, in rame, di produzione Riva

– Raccordi in acciaio inox o in ottone

– Equipaggiamento elettrico Prestolite, Mallory, ed alternatore Motorola

– Filtri olio e benzina posti in posizione di facilissimo accesso

– Sui motori Riva mod. 220 e 320 vi è installato uno speciale dispositivo di allarme acustico che entra in funzione qualora si verifichi un aumento di temperatura o diminuzione della pressione dell’olio o se per errore si dovesse mettere in moto con marcia innestata.

“Più potenti, più leggeri più resistenti,più silenziosi e più affidabili, questi motori divennero quanto di meglio reperibile nel campo qualitativo.”

Guarda il video di GM Riva V8 350 CV https://youtu.be/i7zrIFucxPw

 

 

Foto e fonte Libro di Carlo Riva e Margary Frassi 

 

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