Superstizioni dei marinai

I marinai sono tra le persone più superstiziose! Le loro superstizioni nascono da fatti storici, da leggende pagane ma anche da questioni puramente pratiche.

Ecco 10 tra le superstizioni più note e le loro possibili origini:

  1. Tagliare capelli e unghie
    Quando il tempo era buono, per gli antichi Romani era di cattivo augurio!
  2. Banane a bordo
    Per alcuni deriva dal fatto che le navi che trasportavano le banane dovevano navigare velocemente per arrivare in porto prima che maturassero, quindi si muovevano troppo velocemente per pescare, un’attività invece amata dai marinai. Per alcuni le banane non devono essere portate in mare perché, quando vanno a male, producono del tossico gas metano oppure possono nascondere ragni o insetti velenosi.
  3. Rinominare una barca
    Secondo la leggenda il nome di ogni nave viene registrato nel Registro delle profondità conservato da Nettuno, dio del mare, e non poteva più essere modificato per non attirare la sua ira.
  4. I gatti a bordo
    Ai gatti erano riconosciuti dei super poteri, come la capacità di prevedere il meteo. In realtà la loro presenza a bordo era molto gradita dai marinai sia per la compagnia, sia per la caccia ai ratti.
  5. Il colore verde
    Perché è il colore della muffa o dell’ossido che si può formare sul legno o sul metallo delle navi
  6. Fischiare a bordo
    Fischiare a bordo fa nascere tempeste e attirare il diavolo!
  7. Portare un ombrello
    Portare un ombrello a bordo attira sciagure!
  8. La bottiglia che non si rompe durante il varo
    In passato era il sangue di un animale sacrificato per attirare il favore degli dei, poi il vino e infine lo champagne. La bottiglia deve essere spaccata a prua o sulla cinghia ed è fondamentale che accada al primo colpo, altrimenti… sciagure!
  9. Salpare di venerdì
    Per alcuni si collega al fatto che spesso i marinai venivano pagati di giovedì e il giorno dopo si “bevevano” gran parte della paga, quindi… si sconsigliava la partenza!
  10. Parlare di Conigli
    Una superstizione legata alle barche francesi, che quando partivano per lunghe traversate imbarcavano molti viveri, tra cui anche animali vivi, come i conigli, che però sgranocchiavano di tutto, anche lo scafo e la canapa del cordame.
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